Negli ultimi anni, il bilancio di sostenibilità è diventato uno strumento fondamentale per le imprese che vogliono rendicontare il proprio impatto ambientale, sociale e di governance (ESG). Questo documento non solo descrive i risultati ottenuti dall'impresa, ma offre anche una visione prospettica, proiettata verso il futuro. Secondo le nuove normative, sono obbligate a redigere il bilancio di sostenibilità le imprese di grandi dimensioni e le piccole e medie imprese quotate. La redazione di questo documento deve essere inserita nella Relazione sulla gestione. Tuttavia, a prescindere dagli obblighi di legge, alcuni stakeholder con cui l’impresa si relaziona (come le banche) potrebbero richiederne comunque la presentazione. Le micro imprese, invece, sono sempre escluse da qualsiasi obbligo in tal senso. Dal 2025 (per i bilanci al 31.12.2024), l’obbligo di redazione del bilancio di sostenibilità sarà esteso a tutte le società quotate, banche e assicurazioni che superano per due anni consecutivi almeno due dei seguenti requisiti: Oltre 500 dipendenti Totale attivo oltre €25 milioni Totale ricavi oltre €50 milioni A partire dal 2026 (bilanci al 31.12.2025), l’obbligo si estenderà alle grandi imprese non quotate, mentre dal 2027 (per i bilanci al 31.12.2028) si aggiungeranno anche le PMI quotate. Inoltre, il 26 febbraio 2025 la Commissione UE ha pubblicato una proposta di proroga di ulteriori due anni, con l’eliminazione dell’obbligo per oltre l'80% delle società. Uno degli aspetti cruciali per la corretta attuazione del bilancio di sostenibilità riguarda la vigilanza da parte dei sindaci. Questi sono chiamati a verificare l'eventuale superamento dei limiti che obbligano alla redazione del documento e a garantire che la società disponga di idonee strutture organizzative, direttive e prassi operative. In caso di assetti inadeguati, i sindaci dovranno richiedere agli amministratori un adeguamento. Inoltre, il CNDCEC (Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili) ha emanato una nuova norma di comportamento (n. 3.4), specificamente dedicata alla vigilanza sulla rendicontazione di sostenibilità. Dal 4 marzo 2025, i revisori legali che operano in società di revisione possono presentare domanda di iscrizione presso un apposito registro, a condizione che abbiano conseguito almeno 5 CFP caratterizzanti nel 2024 o nel 2025. La fase 2 di questo processo partirà dal secondo semestre del 2025 e riguarderà i revisori già iscritti all'Albo al 31 dicembre 2025. Sarà necessario dimostrare di aver ottenuto almeno 5 CFP caratterizzanti, mentre la fase 3 partirà nel 2026, con la necessità di completare un tirocinio di almeno 8 mesi sulle tematiche di sostenibilità, seguito da un esame di idoneità. Le istanze per l'iscrizione saranno compilate direttamente sul sito del MEF, con il pagamento di una marca da bollo da 16 euro e una tassa di versamento di 50 euro. Le richieste saranno inviate via PEC all'indirizzo registro.revisionelegale@pec.mef.gov.it. Le imprese sono classificate in base ai parametri dimensionali stabiliti dal Decreto Legge 125/2024. Ecco come viene definita la dimensione di un’impresa ai fini della sostenibilità: Micro Impresa: Totale attivo < €450.000 Totale ricavi < €900.000 Numero medio dipendenti < 10 Piccola Impresa: Totale attivo < €25.000.000 Totale ricavi < €50.000.000 Numero medio dipendenti < 250 Media Impresa: Totale attivo oltre €25.000.000 Totale ricavi oltre €50.000.000 Numero medio dipendenti oltre 250 Le imprese assicurative e le imprese bancarie sono sempre obbligate a redigere il bilancio di sostenibilità, indipendentemente dalle loro dimensioni. L'introduzione di nuovi obblighi legati al bilancio di sostenibilità rappresenta una grande opportunità per le imprese di dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità, ma comporta anche un significativo onere amministrativo e di controllo. Le aziende devono prepararsi a queste sfide, assicurandosi che le strutture organizzative siano adeguate e che la redazione del bilancio di sostenibilità sia conforme ai nuovi standard. L'intervento dei sindaci e dei revisori sarà fondamentale per garantire la correttezza di queste informazioni e per assicurarsi che le imprese siano pronte ad affrontare le scadenze previste. Se la tua azienda è interessata a comprendere meglio gli obblighi legati al bilancio di sostenibilità o ha bisogno di assistenza per la sua redazione, non esitare a contattare il nostro studio commercialista a Lecce. Siamo a tua disposizione per offrirti consulenza personalizzata e aiutarti a navigare con successo questi nuovi requisiti normativi.Chi è Obbligato a Redigere il Bilancio di Sostenibilità?
Decorrenze degli Obblighi
Gli Obblighi in Capo ai Sindaci
Gli Obblighi per i Revisori della Sostenibilità
La Classificazione delle Imprese ai Fini della Sostenibilità
Conclusioni